Rane morte negli stagni in giardino
Da ormai qualche anno durante l’inverno ci vengono portate sempre più spesso diverse rane morte. Queste possono andare da una dozzina fino a un centinaio di individui. Vengono trovate nei fossati e negli stagni che si trovano nei vostri giardini. Si tratta in particolar modo delle rane rosse, raramente delle rane verdi, le quali in autunno migrano verso gli specchi d’acqua dove passeranno l’inverno. Generalmente non dovrebbero esserci problemi in quanto l’ossigeno disciolto nell’acqua è direttamente assorbito dalla pelle dell’animale permettendogli di respirare efficacemente sotto la coltre di ghiaccio senza aver bisogno di affiorare in superfice.
Oggi sembrerebbe esserci un aumento delle condizioni mortali per le rane in particolar modo per quanto riguarda gli specchi d’acqua isolati. È certo che queste condizioni non siano causate dal totale congelamento dello stagno poiché è raro che si formi una coltre di ghiaccio che superi i 20 cm di spessore. Queste condizioni non sono quindi dovute alla profondità dello stagno insufficiente ma piuttosto al rapporto sfavorevole tra il volume dell’acqua e la superfice di quest’ultima. A quanto pare i grandi stagni poco profondi sono meno toccati di quelli piccoli a forma d’imbuto. Nonostante le condizioni metereologiche durante la stagione invernale siano certamente legate a questo fenomeno, non sono ancora state stabilite le relazioni di causa ed effetto cosi come non è ancora del tutto chiaro quando gli animali muoiano. Gli animali morti vengono notati solo in primavera dopo il disgelo. Oltretutto è importante far notare che la moria si registra soprattutto negli stagni che hanno tra i 7 e i 10 anni.
Siamo inoltre certi che sia il processo di decomposizione della materia organica (piante acquatiche e palustri in decomposizione, foglie morte, alghe) ad essere responsabile della morte di questi animali :
1) Il processo di decomposizione consuma l’ossigeno che viene a mancare agli animali causando una morte per asfissia.
2) Si possono formare dei prodotti di decomposizione tossici che restano bloccati sotto il ghiaccio avvelenando gli animali.
3) Abbiamo inoltre formulato un’ipotesi secondo la quale diverse sostanze tossiche (ad es. acido) vengono apportate dalle foglie morte. A causa della crescente eutrofizzazione del paesaggio dell’Altopiano e a causa delle elevate temperature autunnali e invernali degli ultimi anni, il processo di decomposizione è a pieno regime e necessita quindi di grandi quantità di ossigeno. L’effetto si amplifica negli specchi d’acqua completamente isolati (soprattutto gli stagni da giardino coperti) poiché non vi sono scambi con il suolo circostante e non è possibile rinnovare l’acqua.
Cosa possiamo fare per evitare che le rane muoiano? Innanzitutto è importante ricordare che è molto raro che questo fenomeno si verifichi più volte nello stesso stagno e che nel complesso la popolazione delle rane non è minacciata poiché la maggior parte degli adulti e dei giovani passa l’inverno sulla terra ferma. Quindi di norma si potranno osservare le uova a partire dalla primavera seguente.
Possibili misure da adottare :
- Se sono presenti soltanto alcuni animali potete lasciarli nello stagno; mentre è consigliabile di prelevarli e sotterrarli se il numero di animali presenti è maggiore.
- Evitate, durante l’autunno, di fare affondare nello stagno le piante acquatiche e palustri in decomposizione. Potete tagliarle o rastrellarle e utilizzarle per il compostaggio.
- Evitate di lasciare le foglie morte nel vostro stagno, eventualmente rastrellate o coprite lo stagno con una grata durante la stagione autunnale.
- Evitate che lo strato di palta diventi troppo spesso; effettuate una pulizia completa ogni due anni : svuotate lo stagno, togliete la palta e tagliate abbondantemente il canneto.
- Cercate se possibile di conservare una parcella senza ghiaccio anche se durante gli inverni molto rudi la cosa diventa praticamente impossibile. Anche se discutibili dal punto di vista energetico, le pompe ad acqua possono essere una soluzione. Può darsi che troverete una soluzione migliore.
- Se in futuro pensate di rinnovare il vostro stagno, considerate eventualmente un aumento della superficie.
- È possibile impedire la migrazione delle rane nel vostro stagno in autunno installando una barriera (come quelle che vengono utilizzate per evitare che gli anfibi si facciano schiacciare sulle strade) intorno. Perché sia efficiente deve essere installata durante il periodo che va da agosto a dicembre.
Vogliamo sottolineare che queste misure devono essere applicate solo nel caso in cui questi problemi si sono già verificati. Non devono essere cambiati, se possibile, gli stagni che non sono stati toccati dal problema.
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- Grasfroschsterben (PDF, tedesco) / Mort des grenouilles rousses (PDF)