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Gracidio e disturbi fonici causati dagli anfibi

I disturbi causati dai gracidii delle rane

Le rane gracidano. Passeggiando nella natura udire i loro canti nei pressi di uno stagno è piacevole. Ma quando il concerto notturno ha luogo nello stagno del vicino, impedendoci di prendere sonno, le cose cambiano: può a volte addirittura nuocere alle relazioni di buon vicinato.
 
Che misure si possono prendere quando il gracidio delle rane si trasforma in rumore fastidioso? Il problema presenta diversi aspetti. Ne riassumiamo qui di seguito i principali.

Le specie responsabili
 
Al Sud delle Alpi sono solo la raganella e le rane verdi ad emettere gracidii potenti al punto da costituire un rumore fastidioso. La raganella è però relativamente rara. Negli stagni dei giardini privati sono quindi solitamente le rane verdi le principali responsabili dei rumori indesiderati.
 
Le rane verdi gracidano durante tutta la stagione riproduttiva, che si prolunga da aprile fino alla fine di giugno. Quando fa caldo cantano in continuazione, di giorno e di notte. Più rane sono presenti nello specchio d’acqua, più i gracidii sono intensi e prolungati, poiché i maschi si stimolano a vicenda.
 
Anche altre specie di rane e rospi emettono gracidii, ma i loro richiami sono più dolci e non sono percepiti come un disturbo sonoro. Uno stagno occupato in primavera da rospi e rane rosse, nei mesi seguenti diverrà silenzioso, poiché le due specie, conclusa la riproduzione, lo abbandonano per tornare ai loro habitat terrestri. Tritoni e salamandre, da parte loro, non emettono alcun suono.



Contesto giuridico
 
Gli anfibi che colonizzano gli stagni dei giardini sono considerati animali selvatici. A livello giuridico il loro gracidio non può quindi essere posto sul medesimo piano del rumore di un tosaerba o della musica ad alto volume. Inoltre, come tutti gli animali selvatici, gli anfibi possono muoversi liberamente nel territorio. Se però gli animali sono stati immessi, la situazione legale è diversa: il biotopo in questo caso può essere catalogato come «installazione» e il proprietario ne può essere ritenuto responsabile: deve quindi rendere conto anche dei rumori prodotti dagli animali di cui è detentore. Le installazioni sono infatti sottoposte alle prescrizioni concernenti i rumori contenute nella Legge sulla protezione dell’ambiente.
 
Esistono solo poche sentenze legali in grado di fare giurisprudenza. La maggior parte di esse concerne casi particolari che non si prestano a una generalizzazione. Ne è un esempio una sentenza del tribunale amministrativo di Zurigo del 15 dicembre 1999; si tratta tuttavia più di una sanzione per un comportamento ritenuto errato che di un giudizio sul problema vero e proprio. La tendenza appare comunque chiara: il proprietario di uno stagno di giardino non può essere costretto a eliminare le rane – considerate appunto animali selvatici – che lo colonizzano.
 
In Svizzera tutti gli anfibi sono animali protetti e in quanto tali non possono essere catturati, feriti o uccisi. È pure vietato spostarli o mantenerli in cattività, così come danneggiare o distruggere i loro siti di riproduzione, cioè gli stagni. Se uno stagno viene distrutto, occorre di principio creare un sito di sostituzione (LPN Art. 18); questa disposizione non è però applicata in maniera rigorosa agli stagni da giardino. È peraltro possibile richiedere un’autorizzazione per catturare o trasferire anfibi presso il servizio cantonale competente per la protezione della natura e della fauna (vedi indirizzi sotto CDPNP).


Gracidii e conflitti con i vicini

Una disputa concernente il rumore emesso dalle rane non è solitamente né la prima né l’ultima manifestazione di un conflitto tra vicini. È questo un punto che non deve essere dimenticato quando si tenta di risolvere il problema: la soppressione dei rumori non genera di norma automaticamente una riconciliazione tra i vicini.


Che cosa fare?
 
​Diversi accorgimenti possono aiutarvi a risolvere o quanto meno a mitigare i conflitti causati dal gracidio delle rane:

  • Discutete con il vicino e provate a trovare una soluzione ragionevole.
  • Cambiate la vostra attitudine nei confronti del canto delle rane! La percezione di un rumore come un fastidio dipende in gran parte dai nostri pregiudizi. Sembra incredibile, ma è una misura che ha un effetto immediato.
  • Durante il periodo riproduttivo delle rane, di notte chiudete la finestra che dà sullo stagno utilizzando un’altra finestra per arieggiare la casa, oppure utilizzate dei tamponi auricolari. Provate, se possibile, a dormire in un altro locale. Anche questa misura ha un effetto immediato.
  • Togliete la vegetazione galleggiante dallo stagno, rendendolo in questo modo meno attrattivo per le rane verdi. Questa misura agisce solo a medio termine.
  • Installate nello stagno un piccolo getto d’acqua, che ne agiti la superficie: anche questo accorgimento contribuisce a rendere il biotopo meno interessante per le rane. Non dimenticate però che anche il gorgoglìo dell’acqua è un rumore. Questa misura agisce solo a medio termine.
  • Se nessuna di queste misure è riuscita a risolvere il problema (e solo in questo caso!), allora potete tentare di spostare le rane, ovviamente richiedendone l’autorizzazione al servizio cantonale per la protezione della natura. In questo caso gli animali catturati devono essere rilasciati in un biotopo adeguato, scelto da uno specialista di anfibi o dallo stesso servizio cantonale per la protezione della natura. Non è necessario catturare tutti gli individui: se rimangono solo alcuni maschi il volume sonoro risulterà già notevolmente ridotto poiché, come detto, diminuisce lo stimolo reciproco fra gli individui (ma c’è chi non tollera neppure il gracidio solitario di una sola rana).Consigliamo di procedere alla cattura delle rane in presenza del proprietario, del vicino interessato e dello specialista di anfibi. Questo servirà a dimostrare al vicino che non è per niente facile catturare tutti gli individui. L’effetto del provvedimento è immediato, ma non dura necessariamente a lungo. Se le rane hanno colonizzato spontaneamente lo stagno, presto o tardi ne torneranno delle nuove. È così possibile che le catture debbano essere ripetute ogni anno. In questo caso è preferibile recintare il giardino in modo tale da impedire l’accesso delle rane allo stagno. 
  • Come ultima misura vi è pure la possibilità di colmatare lo stagno. Questo non è però sempre possibile, in particolare se lo specchio d’acqua viene utilizzato come piscina. Anche questa misura ha ovviamente un effetto immediato. Bisogna però considerare che un intervento del genere distrugge l’habitat di tutti gli anfibi presenti, incluse le specie silenziose.

Laut quakende Amphibienarten

Welcher Frosch quakt bei mir?

Hören Sie sich die Stimmen der Amphibien an und finden Sie heraus, welche Art in Ihrem Gartenweiher quakt:

«Un rumore può essere assordante, ma percepito come una musica per le nostre orecchie. Oppure può essere molto debole, ma rimane un rumore. Si parla di rumore quando vi è un disturbo. Si tratta quindi di una nozione soggettiva, che dipende dalla situazione nella quale ci si trova. C’è il rumore degli aerei, quello dei vicini del piano di sopra, l’abbaiare di un cane... I servizi cantonali responsabili della protezione contro i disturbi sonori sono tenuti a valutare tutte le diverse situazioni, poiché cittadine e cittadini esigono generalmente un rimedio immediato contro questi disturbi...»   (B. Marty, presidente du Cercle Bruit Suisse, tradotto dalla pubblicazione: «Lärm» Cercle Bruit Suisse, 1998, www.cerclebruit.ch.)