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Perché è meglio se gli stagni si prosciugano periodicamente?

Le pozze d’acqua temporaneamente asciutte sono ambienti ideali per gli anfibi

Niente vita senz’acqua – ma la secca non guasta! Lo stagno ideale per gli anfibi è infatti quello che a volte si prosciuga. Il lavoro in campo per l'aggiornamento della Lista rossa degli anfibi ha mostrato chiaramente che le specie che preferiscono le acque temporanee sono quelle che hanno subito le maggiori perdite di popolazioni. Come si spiega questo fatto?

 

 
 

 

Perché gli anfibi prediligono le pozze d’acqua temporanee?

Le acque temporanee sono rischiose. Se la pozza si prosciuga troppo presto, tutti i girini e le larve moriranno, causando la perdita di una generazione. Nonostante ciò, gli anfibi hanno imparato nella loro storia evolutiva ad affrontare tali perdite: gli anfibi adulti di alcune specie sono longevi, in modo che possano riprodursi per più anni e quindi aumentare la probabilità di successo riproduttivo a fronte di stagioni sfavorevoli, deponendo su più anni, mentre gli adulti di altre specie hanno più periodi di riproduzione per stagione, con uova sparse in più pozze d’acqua. Entrambe le strategie riducono il rischio di un completo fallimento riproduttivo. Un'altra possibilità è che gli anfibi vivano in metapopolazioni, cioè in sotto-popolazione di stagni collegati tra loro. Cosicché se i girini di un solo stagno raggiungono la metamorfosi, i giovani anfibi sviluppati possono, negli anni successivi, colonizzare anche gli altri stagni in collegamento ed evitare che la specie scompaia dalla regione.

Ma perché correre questo rischio quando esistono anche pozze permanenti? La secca di uno stagno non elimina solo le larve di anfibio, bensì – e questo è fondamentale per le specie – anche i predatori delle sue larve, come i pesci, i coleotteri acquatici o le larve di libellule. Le larve degli anfibi, nonostante le loro sofisticate strategie, hanno poche possibilità di sopravvivenza in uno stagno che abbonda di predatori.

Se una pozza d'acqua si riempie di nuovo dopo la secca, è perfetta per le larve degli anfibi, poiché nessun predatore è più presente nella pozza. In questo modo masse di girini e larve sopravvivono fino alla metamorfosi. Tale proliferazione sostituisce tutte le perdite degli anni in cui lo stagno si è prosciugato troppo presto.

Non tutte le specie preferiscono le pozze temporanee: il Rospo comune preferisce ad esempio acque permanenti. I girini di questa specie hanno una tossina cutanea che li protegge dalla predazione dei pesci (e dove ci sono molti pesci, ci sono pochi insetti acquatici predatori che mangerebbero i girini nonostante la tossina cutanea). Inoltre, le perdite sono compensate dall’elevato numero di uova deposte (fino a 5'000 per femmina).

In conclusione gli anfibi hanno due strategie riproduttive. Alcune specie prediligono pozze temporanee e una strategia rischiosa: a volte nessuna discendenza, a volte tanta prole. Le altre specie vanno sul sicuro e utilizzano acque permanenti: si sviluppa poca prole ogni anno. Le specie che hanno scelto la strategia rischiosa non possono passare all'altra strategia, pertanto esse sono particolarmente colpite dalla perdita di pozze temporanee nel paesaggio svizzero.