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Vipera comune

Vipera aspis

Vipère aspic

Vipère aspic (© Andreas Meyer)

Scheda specie

Stato di minaccia : minacciato (EN)

Priorità nazionale : elevata (2)

Caratteristiche :

  • Dall’aspetto robusto e massiccio (soprattutto nelle femmine)
  • Testa e collo nettamente distinti, testa di forma angolare
  • Colorazione molto variabile, normalmente bruna o grigia, ma anche molte tonalità di rosso e di giallo
  • Presenza d’individui melanici locali localizzati nelle Alpi
  • Disegno dorsale molto variabile di solito di colore scuro e ben distinto; presenza di una banda trasversale a volte ondulata o a zigzag
  • Fianchi spesso ornati di macchie
  • Muso rivolto verso l’alto
  • Squama oculare sporgente
  • Pupilla verticale
  • Testa caratterizzata da numerose piccole squame
  • Presenza di due colonne di squame tra l’occhio e il labbro superiore
  • Spesso ornato di una banda scura ben visibile tra l’occhio e la fenditura delle labbra

Confusioni possibili
Marasso
Colubro liscio
Natrice viperina 
Natrice tassellata

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description

Caratteri distintivi

Le due specie di serpenti velenosi presenti in Svizzera, la Vipera comune o Aspide (Vipera aspis ) e il Marasso (Vipera berus), sono distinguibili dagli altri serpenti indigeni (tutti colubri assolutamente innocui) solo sulla base di pochi caratteri difficilmente riconoscibili da una certa distanza (vedi foglio informativo “Serpenti: come comportarsi?”). Contrariamente a molti dei colubri innocui, entrambe le specie velenose rimangono tuttavia di piccole dimensioni, tanto che solo raramente superano i 70 cm di lunghezza.

Di norma i maschi sono più lunghi e più slanciati delle femmine. Sembra che questi animali possano vivere almeno una ventina d’anni. I maschi raggiungono la maturità sessuale tra i quattro e i cinque anni di età, le femmine tra i cinque e i sei anni. La Vipera comune è caratterizzata da una notevole variabilità cromatica, anche all'interno della stessa popolazione. La colorazione di fondo può infatti essere grigia, beige, giallastra, rosso-mattone, oppure mostrare toni intermedi tra questi colori. Il disegno dorsale nero può a sua volta essere molto marcato o quasi inesistente. Esemplari completamente neri (melanici), estremamente rari nel Giura, sono invece frequenti nell'area alpina, dove possono anche rappresentare il 50% di una popolazione.

Alla nascita i piccoli, lunghi da 18 a 21 cm, sono tutti di colore "normale". Solo nel corso della crescita il colore di alcuni esemplari si fa via via più scuro. All'età di circa due anni la giovane vipera melanica, che ora misura una trentina di cm, è ormai divenuta completamente nera, iride oculare compresa.

Nel Ticino vengono differenziate due sottospecie di Vipera comune: la Vipera delle Alpi (Vipera aspis atra) dall'ornamentazione dorsale più marcata, caratteristica del Sopraceneri, e la Vipera di Redi (Vipera aspis francisciredi) dal disegno molto meno marcato, che vive nel Sottoceneri e sulla sponda destra del fiume Ticino, da Arbedo fino alla foce.

moeurs

Modo di vita

Il regime alimentare della Vipera comune è costituito essenzialmente di micromammiferi, senza preferenze particolari. I metodi di caccia utilizzati sono l'agguato e l'esplorazione dei cunicoli sotterranei. Nel bosco le prede principali sono costituite dall'Arvicola rossastra e dal Topo selvatico, ai bordi dei campi e dei pascoli dall'Arvicola campestre e dall'Arvicola agreste. Anche i toporagni sono predati regolarmente, mentre l'Arvicola terrestre e gli uccelli rappresentano solo prede occasionali. I viperini, troppo piccoli per ingoiare i micromammiferi usciti dal nido, si nutrono essenzialmente di lucertole. Se queste ultime sono presenti in numero abbondante vengono predate anche dagli adulti.

La temperatura corporea "preferita" dalla Vipera comune varia dai 30 °C ai 32,5 °C, a dipendenza dal suo stato fisiologico. L’animale è peraltro già in grado di spostarsi con una temperatura di 4 °C e a 15 °C può digerire una preda. Poiché durante l'inverno la digestione non è più possibile, il rettile trascorre questa stagione in latenza, in un rifugio nel terreno (cavità, fessure, gallerie di roditori). Tali rifugi devono essere abbastanza profondi da scongiurare il pericolo di gelo e abbastanza porosi da evitare le inondazioni. Animale eterotermo, durante i 5-6 mesi di vita latente la Vipera comune perde solo pochi grammi di peso, tanto che al sopraggiungere della primavera le sue riserve di grasso sono ancora quasi completamente intatte.

La Vipera comune (come anche il Marasso) è vivipara e dà alla luce piccoli già completamente formati e subito in grado di uccidere e ingoiare le prede come gli adulti. L'accoppiamento ha luogo in primavera, poco dopo la ripresa dell'attività, oppure in autunno, se le condizioni climatiche lo permettono. Durante il periodo di attività sessuale, quando due maschi si incontrano nei pressi di una femmina recettiva ingaggiano un caratteristico combattimento rituale, al termine del quale il più forte mette in fuga l'avversario. La durata della gestazione è variabile e la velocità di sviluppo degli embrioni dipende dalla temperatura. In pianura i viperini possono venire alla luce già in agosto. In montagna, a dipendenza dalle condizioni climatiche, le nascite si producono spesso alla fine di settembre o alla fine di ottobre. In questi casi i nuovi nati trascorrono l'inverno senza essersi potuti nutrire durante l'autunno e le madri, estremamente dimagrite, dovranno consacrare da uno a tre anni alla ricostituzione delle loro riserve di grasso prima di essere nuovamente in grado di riprodursi.

Durante la gestazione le femmine sono particolarmente termofile e fanno tutto il possibile per mantenere elevata la temperatura del corpo. Il mattino non esitano ad esporsi allo scoperto già ai primi raggi del sole e spesso si soffermano all'esterno del rifugio anche in caso di tempo coperto o durante brevi periodi di pioggia. I maschi e le femmine non gravide sono invece più discreti e si espongono completamente al sole solo per accelerare il processo di digestione di una grossa preda o durante la muta. Quando fa molto caldo gli animali sono spesso invisibili, dissimulati nella vegetazione o sotto le pietre.

La Vipera comune non attacca mai l'uomo. Morde solo se si cerca di afferrarla o se la si calpesta. I suoi denti veleniferi non sono in grado di trapassare una solida calzatura. Molto spesso le reazioni di fuga sono provocate a livello visivo: movimenti appariscenti inducono infatti gli animali a rifugiarsi nel proprio nascondiglio. Le conseguenze del morso di una Vipera comune possono essere assai diverse; devono comunque sempre essere esaminate da un medico e se necessario curate (vedi foglio informativo „Serpenti: come comportarsi?“).

Oltre all'uomo, i nemici principali della Vipera comune sono i rapaci diurni e i corvidi, benché in Svizzera nessuna specie sia specializzata in questo tipo di preda. Uccidono occasionalmente le vipere anche i gatti domestici, i ricci, i mustelidi e le galline. Qualche viperino può pure cadere vittima del Colubro liscio.

repartition

Distribuzione

Al di fuori della Svizzera la Vipera comune abita il Nordest della Spagna, i due terzi meridionali della Francia, l'Italia peninsulare e la Sicilia. È dunque una specie mediterranea, la cui espansione verso nord, evidentemente postglaciale, è limitata da fattori climatici, in particolare dall'entità dell'insolazione estiva.

Da noi la specie è presente nella Svizzera meridionale (Ticino e Sud dei Grigioni), nella parte sudoccidentale del paese (Valle del Rodano, bacino del Lemano), nelle regioni alpine centrali (Vallese, Vaud, Friborgo, Berna) e nel Giura (da Ginevra fino all'altezza di Baden). Nelle valli dove è presente anche il Marasso, quest'ultimo occupa i luoghi più elevati, più freschi o più umidi. La fascia di sovrapposizione delle due specie è molto contenuta e non è possibile parlare di vera e propria coabitazione. Nella Svizzera occidentale le popolazioni di Marasso, piccole e isolate, sembrano poter sopravvivere solo là dove le condizioni climatiche non permettono più alla Vipera comune di riprodursi regolarmente.

protection

Protezione

Come tutti gli altri rettili indigeni, in Svizzera la Vipera comune è assolutamente protetta dalle legislazioni federale e cantonale.La tutela delle popolazioni di vipere presuppone la conservazione di habitat adatti, sufficientemente vasti e provvisti delle diverse strutture necessarie agli animali sull'arco dell'anno. Attualmente, la minaccia più grave per la Vipera comune è costituita proprio dalla distruzione totale o parziale di questi ambienti. A ciò si sommano la persecuzione diretta e le catture a scopo di collezionismo o per tenere gli animali in casa, in un terrario: un malcostume che può talvolta indebolire considerevolmente le popolazioni più piccole e isolate.

In rapido regresso nelle regioni di pianura, la Vipera comune è oggi ancora ben rappresentata in montagna, pur se, anche lì, localmente la situazione può rivelarsi preoccupante.

Si raccomandano i seguenti accorgimenti:

  • laddove possibile non ostacolare i processi di dinamica e ringiovanimento naturali (slavine, frane, inondazioni ecc.);
  • conservare, creare e curare le piccole strutture di ogni tipo nel paesaggio agricolo, in particolare i muri a secco e i cumuli di pietre;
  • mantenere la gestione di prati e pascoli estensivi ricchi di strutture, al fine di preservarli dall’imboschimento;
  • impedire l’imboschimento di luoghi idonei alla specie (fasce detritiche, zone rocciose, cave di pietra);
  • gestire adeguatamente orli erbacei, cespugli e arbusti lungo le siepi, margini boschivi e piccole strutture importanti per la specie;
  • conservare e curare le scarpate cespugliose;
  • tenere conto delle esigenze dei rettili in generale negli interventi sul territorio (nuove scarpate, costruzioni);
  • nelle regioni fortemente antropizzate cartografare (inventariare), mettere sotto tutela e valorizzare gli habitat idonei ancora presenti;
  • assicurare la possibilità di interscambio genetico tra le popolazioni isolate tutelando o ricreando adeguati corridoi ecologici di collegamento.
habitat

Habitat

La Vipera comune predilige soprattutto i versanti ben soleggiati delle Alpi e del Giura, dalla pianura fino a oltre i 2'000 m di altitudine. La si può osservare in habitat diversi, a condizione che essi offrano le possibilità di rifugio e di insolazione necessarie al suo ciclo annuale di attività, come è appunto il caso delle aree cespugliose, pietrose e esposte a sud. I suoi habitat naturali sono numerosi e comprendono i boschi aperti, rocciosi e termofili (quercete cespugliose, faggete rocciose, peccete subalpine, ontaneti), le frane e i ghiaioni, i colatoi delle valanghe, le brughiere a rododendro, le rive di fiumi e torrenti. Anche l'uomo, con la sua attività agricola tradizionale e le sue costruzioni, ha creato numerosi ambienti favorevoli alla Vipera comune: muri a secco, siepi, margini di bosco cespugliosi, corridoi aperti sotto le linee dell'alta tensione, scarpate ferroviarie, cave, pascoli, prati aridi e magri.

Quando le risorse non sono distribuite in modo omogeneo all'interno dell'habitat, la Vipera comune è costretta ad effettuare una serie di spostamenti anche importanti per poter soddisfare le sue esigenze in fatto di alimentazione e di calore e per trovare rifugi invernali adeguati. Le dimensioni del suo spazio vitale possono così variare sensibilmente a seconda dell'habitat, passando da qualche centinaio di m² fino ad alcuni ettari. In montagna non è raro osservare spostamenti stagionali di parecchie centinaia di metri tra i rifugi invernali, ad esempio pietraie o boschi rocciosi, e gli spazi estivi come le siepi. In estate le più sedentarie sono le femmine gravide, poiché durante la gestazione diminuiscono l'assunzione di cibo fino a cessare totalmente di nutrirsi nel periodo antecedente il parto.

Publication

Pubblicazioni

La Vipera comune - biologia e protezione: Descrizione della specie, dello modo di vita, dell'habitat, del livello di minaccia e della protezione.

Jean-Claude Monney 2006: Opuscolo La Vipera comune. infofauna (karch) Centre national de données et d'informations sur la faune de Suisse.

Serpenti velenosi e morsi di serpente in Svizzera

info fauna (karch), Schweizerisches Toxikologisches Informationszentrum (STIZ) : Serpenti - come comportarsi?. infofauna (karch) Centre national de données et d'informations sur la faune de Suisse.

Gérer la phobie des serpents et la peur des serpents venimeux

Andreas Meyer 2016: Peur de serpents? Pas moi. info fauna (karch) Centre national de données et d'informations sur la faune de Suisse.

Umgang mit Schlangenphobie und Angst vor giftigen Schlangen

Andreas Meyer 2016: Angst vor Schlangen? Ich doch nicht. info fauna (karch) Centre national de données et d'informations sur la faune de Suisse.